CARATTERE
Ci sono momenti in cui tornano sempre più pregnanti le parole di Hillman :"E' dunque fondamentale per la nostra indagine disfare la coppia morte-vecchiaia, ricostituendo invece l’antica connessione tra vecchiaia e unicità del carattere."
Ed ecco che spunta Eraclito a dirci che "il carattere è il destino". E ancora Hillman: "Si direbbe che il carattere usi puntelli che affondano in una intelligenza oscura, una intelligenza che ci colloca nell’oscurità e rende più profonda la nostra immaginazione della vita umana".
Il carattere è in fondo una modalità con cui decliniamo la nostra immaginazione, l'azione incisiva delle nostre immagini a cui apparteniamo.
Un uomo andò da un sarto e provò un abito. Stando davanti allo specchio vide che l'orlo del panciotto era irregolare. “Oh!” disse il sarto, “non si preoccupi! Tenga giù la parte più corta con la mano sinistra e nessuno se ne accorgerà”.
Mentre il cliente seguiva il consiglio, osservò che il risvolto della giacca si arrotondava, invece di restare piatto.
“Questo?” disse il sarto. “Ma non è niente! Giri un poco la testa e tenga giù il mento”.
Il cliente accondiscese ma intanto osservò che il cavallo dei pantaloni era un po' corto e stringeva un po'.
“Oh non si preoccupi di questo” disse il sarto “tenga giù il cavallo con la mano destra e sarà perfetto”. Il cliente acconsentì e acquistò l'abito.
Il giorno dopo indossò il vestito nuovo con tutte le “alterazioni” portate da mani e mento. Mentre passava per il parco con il mento che teneva giù il risvolto, una mano che tirava giù il panciotto e l'altra il cavallo dei pantaloni, due vecchi smisero di giocare a scacchi per guardarlo mentre passava.
“Dio mio!”, esclamò il primo “Guarda quel povero storpio!”
L'altro rifletté un momento poi sussurrò: “Si è davvero storpio, poveretto, ma mi chiedo dove avrà trovato un vestito così bello”.
(Racconto popolare)