Ragione - Philos

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RAGIONE

"Sono stato gettato in tanti dubbi dalla meditazione di ieri, da non potermi più dimenticare di essi, e non vedo tuttavia in che modo possano essere risolti. Come se fossi caduto all'improvviso in un profondo gorgo, sono così turbato da non poter posare il mio piede sul fondo, e da non potere nemmeno risalire a fior d'acqua.
Tuttavia mi sforzerò e tenterò di nuovo la stessa via nella quale mi ero incamminato ieri, rimuovendo cioè tutto ciò che ammette un sia pur minimo dubbio, proprio come se avessi sicuramente compreso che tutto è falso. Continuerò poi fino a conoscere qualcosa di certo.
Pensare? Ho trovato: è il pensiero; questa sola facoltà non può essere staccata da me.
"Io sono, io esisto"; è certo. Ma per quanto tempo? Evidentemente per tutto il tempo che penso; infatti potrebbe anche accadere che, se cessassi da ogni pensiero, cessassi di essere tutto quanto.(...) Ma dunque sono una cosa, e che esiste realmente. Ma quale cosa? L'ho detto: una cosa che pensa".
(R. Descartes, Meditazioni Metafisiche)
 
"Nel corso dei tempi l'umanità ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni che la scienza ha recato al suo ingenuo amore di sé. La prima quando apprese che la nostra terra non è al centro dell'universo, bensì una minuscola particella di un sistema cosmico che, quanto a grandezza, è difficilmente immaginabile. Questa scoperta è associata per noi al nome di Copernico.
La seconda mortificazione si è verificata poi quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione, gli dimostrò la sua provenienza dal regno animale e l'inestirpabilità della sua natura animale. Questo sovvertimento di valori è stato compiuto ai nostri giorni sotto l'influsso di Charles Darwin.
Ma la terza e più scottante mortificazione, la megalomania dell'uomo è destinata a subirla da parte dell'odierna indagine psicologica la quale ha l'intenzione di dimostrare all'Io che non solo egli non è padrone in casa propria, ma deve fare assegnamento su scarse notizie guardo quello che avviene inconsciamente nella sua psiche. Anche questo richiamo a guardarsi dentro non siamo stati noi psicoanalisti, né i primi, né i soli a proporlo, ma sembra che tocchi a noi sostenerlo".
(S. Freud, Introduzione alla psicoanalisi)
 
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