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INVIDIA - Philos



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INVIDIA

INVIDIA E STIMA DI SE'
"L’invidia è il sentimento che noi proviamo quando qualcuno, che noi consideriamo del nostro stesso valore ci sorpassa, ottiene l’ammirazione altrui. Allora abbiamo l’impressione di una profonda ingiustizia nel mondo. Cerchiamo di convincerci che non lo merita, facciamo di tutto per trascinarlo al nostro stesso livello, di svalutarlo; ne parliamo male, lo critichiamo. Ma se la società continua ad innalzarlo, ci rodiamo di collera e, nello stesso tempo, siamo presi dal dubbio. Perché non siamo sicuri di essere nel giusto. Per questo ci vergogniamo di essere invidiosi. E, soprattutto, di essere additati come persone invidiose. In termini psicologici potremmo dire che l’invidia è un tentativo un po’ maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sé stessi, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell’altro".
(F. Alberoni)

IL DESIDERIO INVIDIOSO
"Possedere l'oggetto dell'altro, il suo giocattolo (come accade nei bambini), significa prendere il posto dell'altro, acquisire la sua potenza ideale riflessa narcisisticamente dallo specchio, ricongiungersi con la propria immagine ideale, diventare il proprio ideale realizzato. Per questo il più odiato, nelle vicissitudini del desiderio invidiorso,  può essere anche il più amato!.
(M.Recalcati, Ritratti del desiderio)

IL RISENTIMENTO
"Colui che cerca finisce facilmente per perdersi. Ogni solitudine è una colpa. -  così parla il gregge. E tu hai fatto a lungo parte del gregge. La voce del gregge continuerà a risuanare dentro di te..
Ah, vi è tanta bramosia di salire! Vi è tanto spasimo di ambiziosi! Mostrami che non sei nè ambizioso né avido..
Ti avvicinasti a loro e passasti oltre: essi non te lo perdoneranno mai.
Tu li sorpassi: e quanto più vai salendo, tanto più piccolo ti scorge l'occhio dell'invidia. Ma più di tutti è odiato colui che vola.
«E come potreste voi esser giusti con me? – dovresti dire. – Io scelgo per me la vostra ingiustizia come la parte che mi è dovuta».
Ingiustizia e lordura essi gettano sul solitario ma, o fratello, se vuoi essere un astro, non puoi far sì che tu non splenda anche per loro!
E guardati dai buoni e dai giusti! Essi crocifiggono volentieri quelli che s'inventano la loro propria virtù – essi odiano il solitario.
Guardati anche dalla santa semplicità!
E ricorda che il nemico peggiore che tu possa incontrare sarai sempre tu stesso".
(F. Nietzsche, Così parlà Zarathustra)

SESSO E INVIDIA
"La mia rottura con Freud è avvenuta sulla questione dell'invidia del pene, lui credeva che fosse limitata alle donne". (W.Allen)
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